“Lo scopo dell’architettura“, come ci ricorda lo storico Norberg-Schulz, “è di aiutare l’uomo ad abitare”, e la componente psicologica primaria dell’abitare è certamente il sentimento di identificazione dell’uomo con il luogo in cui abita.
Al rapido sviluppo e alla trasformazione di una società originariamente agricola come quella del territorio Pordenonese in una di tipo industriale, e al successivo ancor più rapido processo di cementificazione, è corrisposto un lento processo di adattamento della popolazione. Ciò ha portato ad una frattura antropologica , riconoscibile ancora in alcuni luoghi o non-luoghi della città dove forzatamente è venuto meno quel sentimento di identificazione da parte di chi vi abita. E’ necessario, quando se ne presenta l’occasione come nel caso di Piazza Risorgimento, andare alla ricerca del carattere originario del luogo, riscoprirne i suoi significati potenzialmente presenti, la vocazione, il suo genius-loci , stimolando così nei residenti questo senso di appartenenza.
Come una stanza, così anche una piazza è definita dai suoi limiti spaziali nelle tre dimensioni e non solamente dal piano orizzontale. Ciò che definisce e determina nel suo carattere Piazza Risorgimento è quindi il suo invaso, una serie di edifici contemporanei disposti su tre lati e un importante asse viario (Ring) sul quarto lato.
L’approccio progettuale si basa sulla ricostruzione di uno spazio verde originario antropizzato, suddiviso in diverse fasce di verde a tema, nell’intento di favorire l’identificazione di una società diversificata come quella di Pordenone. Agli estremi nord e sud di questo rettangolo, proprio a ridosso delle attività commerciali stabili, la superficie è lastricata ad ospitare il mercato rionale. Verso est il giardino è totalmente separato da una barriera artificiale inclinata (alta quanto un’automobile) in cemento architettonico colorato (su cui è possibile inserire i montanti dei pannelli pubblicitari o display) e da una fitta barriera naturale di pioppi cipressini. All’estremità ovest del rettangolo verde si inserisce un pargheggio pavimentato in cemento colorato, filtrato da filari di alberi e arbusti. Il ritmo dei fitti percorsi trasversali nord-sud rafforza il collegamento tra le due distinte aree lastricate del mercato. A questi percorsi assiali si affiancano due canali d’acqua con griglia di sicurezza.
per quanto concerne l’illuminazione della piazza si intende ricorrere all’utilizzo di energie rinnovabili adottando corpi illuminanti a pannelli fotovoltaici che permettono di ridurre l’impatto sull’ambiente e contenere l’incidenza dei costi di gestione.
Il progetto è reso fattibile da un nuovo assetto della circolazione veicolare che consiste nella eliminazione degli attraversamenti veicolari di Piazza Risorgimento per i collegamenti dal Ring alle aree contermini (ad esclusione dei mezzi di soccorso e carico-scarico merci), le quali possono essere servite dagli accessi di Via Santa Caterina e Via Cavallotti. Ciò determina una maggiore pedonalizzazione del centro città ed una più netta distinzione tra i percorsi “veloci” lungo il Ring ed i percorsi interni.