Il progetto riguarda un un edificio residenziale a 9 unità abitative che seguono le dimensioni indicate dal bando: tre mini appartamenti a una camera, un appartamento a due camere e cinque appartamenti a tre camere con caratteristiche diverse.
Il concept dell’edificio è di un blocco più chiuso su tre lati, a nord, est e ovest, ed aperto con una serie di logge e terrazze verso sud. Sui tre lati più chiusi, a carattere urbano, si affacciano le camere e i bagni. Verso il lato Sud , si “aprono” le zone giorno.
Questo blocco si configura verso via Narvesa, suddiviso in due corpi di fabbrica distinti, di pari larghezza (mt 9 circa), che, uno più avanzato, l’altro più arretrato, abbracciano il corpo di risalita.
Il complesso presenta un corpo basamentale alto un piano, che, ricalcando quasi la “superficie edificabile” ,come indicato negli elaborati del Bando, risulta ben più ampio in planimetria dei due blocchi sovrastanti, dai quali si distingue per forma , dimensione e finitura. Tale basamento si allinea e si “appropria” del blocco dell’ascensore costituendo un tutt’uno. All’interno di tale basamento alloggiano i posti auto, le cantinole e un parcheggio coperto, non chiuso sui lati, cosicchè non costituisce volume e può attestarsi al confine a sud. Per rendere tale parcheggio coperto sicuro, lo si chiude in orizzontale con telai di rete stirata tipo Fills.
L’intero piano di parcheggi è caratterizzato da un taglio orizzontale coperto da telai di rete stirata per l’arieggiamento dei fumi delle auto. In tutto, tra stalli e parcheggio coperto si ricavano tredici posti auto.
Gli alloggi sono pensati col criterio della flessibilità e dell’ariosità e della qualità degli spazi con cucine aperte su grandi ambienti pranzo-soggiorno . Le ampie terrazze e l’affaccio degli alloggi su più lati, consentono di beneficiare della migliore illuminazione naturale. Tali terrazze sono logge profonde 2,50/,280 come indicato dal Bando, ma spesso si accoppiano a terrazze sporgenti (due metri per derogare alle distanze) che ne aumentano la profondità , mantenendo lo stesso piano di calpestio.
Tutti gli alloggi sono progettati per essere autonomi negli impianti quindi nei consumi. Le logge presentano infatti un lato chiuso da una spalletta per poter alloggiare , non in vista, gli impianti come la pompa di calore.
Sopra al sistema di terrazze in acciaio verniciato sporgenti viene fissata una grande pensilina lunga quanto il corpo di fabbrica, che nasconde sull’estradosso i pannelli
fotovoltaici.