Progetto Istituto musicale

Ciò che si percepisce da subito entrando a Pordenone, comunque si arrivi in città , da Nord, da Est o da Ovest, è questo suo precipuo carattere industriale e proto-industriale. Sparsi nel territorio, attorno ai corsi d’acqua, si trovano vecchi magnifici opifici, alcuni in stato di abbandono, altri ben recuperati e dedicati ad altre funzioni, testimonianza dello spirito industriale che ha caratterizzato lo sviluppo della città del ‘900. Questi non sono banali fabbricati industriali ma sistemi complessi di canali, argini, chiuse ed edifici elegantemente ritmati da campate seriali, che caratterizzano il paesaggio compreso tra la periferia della città e i paesi della sua provincia.

Il nuovo complesso scolastico di Torre, situato proprio a metà tra i nuclei storici di Pordenone e Cordenons, è metafora della Fabbrica della Cultura, centro di formazione e costruzione di giovani aperti al Mondo.

Dal punto di vista pedagogico il progetto si fonda su una importante premessa: lo spazio insegna. 

Vivere gli ambiente scolastici come luoghi di scambio e socialità, come strumenti di apprendimento che agevolano la circolazione di informazioni, conoscenze, interessi ed esperienze è certamente una delle finalità pedagogica degli spazi aperti. La scuola diventa un luogo abitato e non solo frequentato. Uno spazio educante capace di mettere realmente al centro del proprio apprendimento i ragazzi e le ragazze, che intesse relazioni con la comunità ed il territorio circostante. La scuola diventa cantiere aperto, con ambienti e spazi ben pensati che influenzano l’apprendimento di chi li abita, dove l’apprendimento scolastico-individuale è parte di un più ampio funzionamento sociale per tutto l’arco della vita. Lo sviluppo dell’individuo, infatti, avviene all’interno di un processo di scambi continui scambi tra sé e gli altri, tra sé e gli ambienti, tra “dentro” e “fuori”. La cura anche estetica delle aule rende piacevole lo stare a scuola, abbandonando, così, l’idea di un edificio asettico e impersonale a favore di un luogo ed un tempo di esperienze co-costruite che vedono nell’apprendimento per esperienza la strada maestra. Ricerca attiva, innovazione e partecipazione diventano azioni chiave dei programmi didattici della scuola.

Il progetto risponde alle esigenze di una scuola innovativa proponendo un impianto distributivo ed un assetto spaziale che favoriscono più momenti di aggregazione ed opportunità di apprendimento. Lo schema distributivo razionale di aule ad enfilade attestate su corridoio rettilineo viene integrato con un sistemadi spazi didattici aperti, con viste ritmate verso l’esternoprovocando sempre nuove prospettive e occasioni. Il percorso genera una costante varietà dimensionale degli spazi in successione, che è percepibile anche nelle valenze cromatiche e tattili dei materiali, così che il ragazzo abbiauna percezione ordinata e allo stesso tempo organica e interattiva dello spazio.

Le superfici destinate alla didattica si distribuiscono su tre livelli corrispondenti alle funzioni e alle capacità di aggregazione e tra loro fortemente connessi. Nei due primi livelli Il percorso si distribuisce formando anse ed ambiti differenziati di varia dimensione, adatti all’aggregazione di piccoli gruppi ed anche ai colloqui ed ai momenti di ricreazione. Questi spazi saranno attrezzati con arredi multiuso, componibili e trasformabili dagli stessi ragazzi.Le aule, tutte uguali e disposte secondo un ritmo seriale, appresentano per le classi un momento necessario per la concentrazione e la coesione. Godono di un soleggiamento efficace e di una apertura diretta verso le fasce esterne ed hanno pareti divisorie parzialmente apribili così da permettere momentanee occasioni di interclasse.

L’ultimo livello è costituito dai laboratori, dedicati alle varie attività e per questo tra loro diversi per forme e ubicazione. In quanto attrezzati per apprendimenti specifici favoriscono la formazione di gruppi interclasse e per ciò sono disposti tra le anse del connettivo e le aule. Alcuni possono essere utilizzati facilmente anche dall’utenza non scolastica, altri sono adatti all’apprendimento della musica, alle attività informatiche e attività artistiche.

  • Località

    Pordenone

  • Anno

    2019

  • Progetto

    Davide Raffin, Marco Ragogna, Federica Imelio