Progetto complesso residenziale a Cortina d’Ampezzo

La domanda dell’ente banditore di un numero considerevole di alloggi uguali o di dimensione equivalente, impone uno studio tipologico preliminare della singola cellula residenziale, elaborata sulla base del modello esigenziale di una coppia di anziani autosufficienti.  Assunto a modello abitativo, la cellula, che si configura come un rettangolo di 7×8 metri, costituisce il modulo-misura base di un complesso architettonico costituito da tre differenti edifici residenziali in elevazione su una piastra basamentale polifunzionale. Lo sforzo progettuale della fase successiva di assemblaggio dei moduli abitativi base consiste principalmente nella ricerca dell’equilibrio tra un sistema razionale seriale dettato dalla giustapposizione degli alloggi sovrapposti ed un complesso più articolato ed organico derivante dalle “regole insediative” delle case rurali ampezzane. I tre distinti corpi di fabbrica in elevazione, si possono infatti considerare come sistemi di “brite” giustapposti in un unico blocco residenziale, secondo la geometria dettata dalle curve iso-altimetriche dell’area.  L’auspicata “integrazione del progetto al contesto paesaggistico” citata dal bando, è raggiungibile solamente attraverso la ricerca dei caratteri originari del luogo, il suo genius-loci , stimolando nei residenti il senso di appartenenza al luogo in cui abita. La componente psicologica primaria dell’abitare infatti, soprattutto dell’abitare la montagna, è certamente questo sentimento di identificazione.

Come la casa rurale ampezzana, gli spazi abitati dell’intero complesso si affacciano verso valle , lasciando a monte nel luogo del “toulà” gli accessi ed i vani di servizio (e relative canalizzazioni) raccolti in enfilade. 

L’intero complesso si può leggere come sistema di tre edifici in elevazione

  • Progetto

    Davide Raffin, Giulia Iseppi Perosa con Anna Rizzotto, Daniele Crovato

  • Località

    Cortina d'Ampezzo (BL)

  • Anno

    2015