Concetti
L’area d’intervento presenta un aspetto negativo dato dalla presenza della Strada Provinciale 43, che attraversa il paese riducendolo a zona di transito.
In contrapposizione a quest’aspetto, l’ambito fluviale mantiene intatte le caratteristiche naturalistiche, che il progetto intende rivalutare.
La scelta progettuale quindi è sviluppata su queste contrapposizioni, chiusura dei prospetti verso il lato strada, ed apertura verso il fiume, rispettando un orientamento sud (fiume) – nord (strada), che comporta l’uso di linguaggi formali definiti e funzionalità distributive ed architettoniche conseguenti negli edifici.
L’impianto urbanistico
La viabilità rimane di fatto inalterata, ma sarà integrata con una strada d’accesso all’albergo ed alle residenze, parallela alla SP 43.
Questa, separata dalla Provinciale da un filare alberato, è affiancata da parcheggi che soddisfano gli standards di progetto.
Questo sistema si ripete per l’accesso alla Piazza, con zona di sosta delle corriere, ed accessi agli edifici parrocchiali.
Si indica la realizzazione del nuovo ponte sul Taglio del Sile e la demolizione del Ponte di Barche.
Rimangono i due sensi di marcia su Via IV Novembre, sino all’osteria, dove la strada è ridotta ad accesso privato alle due ultime abitazioni, per diventare unicamente ciclo-pedonale e lastricata sino al Ponte a Bilanciere.
I parcheggi lungo la strada saranno razionalizzati ed aumentati di numero.
Prima dell’osteria è localizzata la rampa di accesso al Piano Interrato, che sfruttando il dislivello naturale, occupa gran parte dell’area, con accoglimento dei parcheggi per i clienti dell’albergo, per le residenze e gli spazi commerciali.
Lo spazio stradale antistante l’Osteria sarà lastricato, potendo diventare plateatico in occasioni particolari.
L’alzaia lungo la Piave Vecchia manterrà l’aspetto originario in ghiaino e sarà unicamente ciclo-pedonale.
Il progetto prevede percorsi che attraversano l’area d’intervento in senso longitudinale: lungo i lati della Chiesa, dall’Osteria sino alle Cantine Sociali attraverso un sottopassaggio pedonale, lungo l’alzaia della Piave Vecchia.
I percorsi longitudinali, intendono riconnettere il sistema ambientale sul fiume, con la parte retrostante del Paese.
Trasversalmente, da Piazza Gagliardi, a destra sino alla Piave Vecchia, a sinistra sino alla nuova rotatoria, si sviluppa un tracciato ciclo pedonale, che attraversa centralmente l’area, unendo i nuovi edifici alle preesistenze.
Altro percorso trasversale, originato dalla nuova pensilina in Piazza Gagliardi, prosegue con pista ciclabile, lungo la SP 43, all’interno della zona verde alberata e mossa da dislivelli schermanti le residenze, sino a raggiungere il Ponte verso Jesolo.
Nel limite sud dell’area corre un analogo percorso, che segue Via IV Novembre, sino al Ponte a Bilanciere, e si snoda all’Osteria, per raggiungere il nuovo Approdo sito alla confluenza dei due fiumi, per diramarsi poi, nei percorsi ambientali lungo il Parco Fluviale.
Fondamentale l’aspetto di recupero e realizzazione del Parco Fluviale, che restituisce la zona alla godibilità dei cittadini, per riscoprire le proprie origini e diffonderne i valori ai futuri visitatori.
Il progetto architettonico
L’edificio con destinazione alberghiera, segue una disposizione assiale parallela al Taglio del Sile, si colloca quindi ortogonalmente alla Chiesa.
Sulla testa dell’Albergo si innesta un primo edificio, con destinazione commerciale al piano terra e residenziale al I e II piano, che sfrutta la metratura data dalla demolizione dell’ U.M.I. 1.
L’edificio ex U.M.I.1, Benché situato all’esterno dell’area d’intervento, sarà parte integrante della riqualificazione urbana. Si pone sullo stesso lotto una struttura a pensilina, che si conclude con un piccolo spazio commerciale e scale d’accesso pubbliche all’interrato, questa struttura leggera funge da portale d’ingresso all’area, e architettura della nuova Piazza Gagliardi.
Altra pensilina di ordine maggiore, si sviluppa dal corpo di fabbrica dell’Albergo, ridefinisce la Piazza, creando zone di sosta ombreggiate, ed accogliendo al proprio interno, funzioni quali la zona d’attesa per il bus, cabine telefoniche, panchine, etc.
Nodale all’area ed alle nuove architetture, è il punto di intersezione tra l’albergo e l’edificio residenziale lungo la SP, su cui confluisce anche il percorso longitudinale, che dal fiume tocca l’Osteria e prosegue poi nel sottopasso stradale.
Si propone un luogo verde, con dislivelli che portano all’accesso pedonale dell’interrato ed al sottopasso. Su questo si attesta anche il bar dell’albergo.
L’edificio residenziale sulla SP, presenta un prospetto chiuso, verso la strada, con una soluzione di aperture rivolte ad est.
Sul lato verso il fiume apre il prospetto a terrazze, caratterizzate da pannelli scorrevoli ombreggianti in legno.
Verso il fiume, parallelo all’albergo, si situa un altro edificio residenziale, con piccolo commerciale al piano terra, aperture e terrazze rivolte verso il Sile.
In seguito alla demolizione dell’Agraria, si prevede un edificio con rampa d’accesso ai garages, e servizi correlati (scale, ascensori etc.).
Esso prevede uno spazio commerciale rivolto verso il “Campiello” e uffici o residenza ai piani superiori.
L’Osteria, preesistenza rilevante del luogo, sarà riqualificata con recupero e sistemazione delle aree attigue, lasciate pubbliche, lastricate ed alberate, a definire un luogo di sosta e passaggio pubblico, denominato “Campiello”, con riferimento alle tipologie veneziane.